Altri articoli sul numero 40 Articoli sullo stesso argomento Una legge prescrive che l'impianto di terra deve essere presente in ogni luogo di lavoro (dove cioe' lavorano dei dipendenti). Per le abitazioni civili la legge accetta anche solo un semplice "salvavita", che (come il nome stesso dice) protegge la vita delle persone ma non evita le "scosse" e non e' di nessuna utilita' ai fini della protezione del computer. In questo caso non bisogna assolutamente "arrangiarsi", per esempio collegarsi alle tubazioni dei termosifoni o degli impianti idraulici, in quanto si tratta di soluzioni tecnicamente inefficaci e pericolose. Se proprio non e' possibile far installare un vero impianto di messa a terra completo dell'apposito dispersore interrato, l'unica soluzione tecnicamente accettabile consiste nell'utilizzare un "Trasformatore di Sicurezza d' Isolamento" (TSI), detto anche separatore di rete o "trasformatore di isolamento". Si tratta di un trasformatore speciale la cui tensione di uscita e' uguale a quella di ingresso (eventualmente di 5 volt superiore a vuoto, per compensare le perdite che esso introduce sotto carico) ma che isola elettricamente il circuito primario dal secondario. Toccando uno solo dei due conduttori di uscita sotto tensione, non si prende alcuna scossa: e' lo stesso principio che consente agli uccelli di posarsi su una linea elettrica senza restare fulminati. Ovviamente tutti gli apparecchi collegati tra loro devono essere alimentati dallo stesso TSI, mentre il conduttore di terra della striscia di prese andra' lasciato scollegato. Se dovete farlo avvolgere, ricordatevi di dire che un "autotrasformatore" non va bene (il suo primario non e' isolato dal secondario). Il TSI deve sottostare a particolari norme e neppure un comune trasformatore andrebbe bene: un buon rivenditore di materiale elettrico per impianti industriali sa la differenza e lo ha disponibile per cifre comprese tra le 50.000 e le 200.000 lire. I "convertitori di tensione" da 220V a 110V sono autotrasformatori. Se la tensione a casa vostra e' normalmente piu' bassa di 210v o piu' alta di 230, oppure avete apparecchi a 110v, potreste farvi avvolgere il trasformatore in modo che la riporti al valore giusto. Secondo le norme, al TSI andrebbe abbinato un "Rivelatore di Isolamento", che si puo' collegare tra l'apposita presa centrale del TSI e il centro stella, ma comincia ad essere una operazione costosa da affidare ad un elettricista. Se sperate che non si guasti nulla e ne fate a meno, il peggio che puo' succedere e' di ritornare alla situazione preesistente (se c'e' un guasto ve ne accorgete perche' ricompare il ronzio sul telefono ecc.). Il TSI da solo e' un surrogato dell'impianto di messa a terra, ma presenta il vantaggio di svolgere anche un' azione di filtro contro la maggior parte dei disturbi di rete. L'inconveniente principale del TSI e' che consuma, anche senza nessun apparecchio a valle acceso, una potenza pari a circa il 2-7% della sua potenza nominale (come ogni trasformatore in tensione) : conviene metterlo subito a valle dell'interruttore "generale" di Amiga e periferiche e proteggerlo con un fusibile. Tenete presente che i modelli di marca ordinaria di solito ronzano leggermente e scaldano molto: nascondetelo in qualche angolo e non toccate mai le sue parti metalliche quando e' in tensione! Se volete evitare che emetta i famigerati campi elettromagnetici forse nocivi alla salute, deve essere di tipo toroidale (che e' anche piu' compatto e consuma meno, ma costa il triplo). Per quanto riguarda la potenza, per un Amiga con un solo hard disk, monitor, stampantina e qualche scheda bastano 250VA ("voltampere", l'unita' di misura della "potenza nominale" per i trasformatori). La figura 2 e' un esempio di corretta installazione del computer.