Altri articoli sul numero 88 Articoli sullo stesso argomento Adelfo Afoni e' rimasto molto deluso dal suo A1200, che voleva usare per titolare le videocassette, magari completandole con qualche animazione. La qualita' del segnale videocomposito prelevato dall'uscita del 1200 e' risultata insufficiente, con ampiezza inferiore a 1 volt picco-picco e sincronismi apparentemente malformati e instabili; inoltre il genlock che ha usato (di marca non specificata) accettava solo segnali stabilizzati da un TBC. Frustrato dagli insuccessi, Adelfo ha quindi ripiegato su un vecchio Sony 700 MSX-2 a 8 bit, che a suo avviso e' nettamente superiore all'Amiga. Non abbiamo timori nell'ammettere che il Sony 700 ha una migliore resa video dell'A1200 base: come il suo clone Philips, era un computer progettato con cura appositamente per la videotitolazione, e proprio per questo motivo costava una fortuna. Divenne accessibile solo quando, dopo l'insuccesso commerciale statunitense, Sony liquido' le giacenze di magazzino in Italia. Equippaggiando l'A1200 con apparecchiature video dello stesso livello qualitativo siamo sicuri che i problemi di Adelfo sarebbero svaniti rapidamente, come testimoniano migliaia di installazioni professionali basate su Amiga. Detto questo, e' probabile che l'A1200 di Adelfo abbia dei problemi o non sia stato collegato correttamente. L'encoder PAL che contiene e' infatti un popolare chip Sony, che normalmente svolge il suo compito in maniera piu' che dignitosa. Mentre si usa l'uscita videocomposita bisogna pero' ricordarsi di tenere sempre collegato un monitor RGB alla porta a 23 piedini, altrimenti agli ingressi dell'encoder PAL arriva una tensione troppo alta che lo porta in saturazione. Il risultato sono colori innaturali, sovrasaturi e debordanti. Il livello del segnale videocomposito dipende ovviamente dall'impedenza dell'ingresso video a cui e' collegato: a vuoto e' di 2 volt picco-picco, mentre su un carico standard di 75 ohm non scende mai sotto agli 0.8 volt picco-picco. Sono effettivamente un po' pochi, ma facilmente aumentabili usando un normale amplificatore video o collegandosi ad un ingresso di impedenza piu' alta. Il sincronismo e' stabilissimo, ma sotto carico tende a comprimersi (e' questa l'origine della perdita di 0.2 volt rispetto al valore previsto dalle norme). Tra gli scopi di un buon genlock c'e' proprio quello di amplificare l'uscita videocomposita dell'Amiga, che altrimenti puo' servire al massimo per lavori amatoriali. Quando si dice che Amiga e' particolarmente adatta ai lavori video non significa che e' gia' pronta ad essere collegata al videoregistratore: tant'e' vero che tutti i modelli di punta non hanno neppure un ingresso o uscita videocomposita. La vera forza di Amiga in questo campo sta nell'enorme quantita' di programmi disponibili per i lavori video. Sulle altre piattaforme c'e' poco piu' di quello che si trova sul CD o i dischetti forniti con la scheda: magari e' software di buona qualita', ma appena serve qualcosa di non previsto dal suo ideatore si resta bloccati. Inoltre l'hardware di Amiga e' dotato di controllo software della scansione: le animazioni e gli scroll sono automaticamente sempre fluidi. Se si completa il quadro con una gamma di periferiche video che vanno dal vecchio genlock analogico alle interfaccie per montaggio rack multimilionarie, e' chiaro perche' Amiga e' cosi' stimata. Ci spiace che qualche fraintendimento possa provocare delusioni come quella di Adelfo, al quale consigliamo di procurarsi un buon genlock semiprofessionale, ad esempio uno dei modelli tedeschi di recente produzione recensiti da Amiga Magazine. Non si puo' pensare di lavorare con soddisfazione senza un adeguato investimento iniziale. Per fornire pareri e soluzioni piu' specifiche, ci occorre una descrizione piu' completa della configurazione e del problema.