Altri articoli sul numero 83 Mauro Santinelli vorrebbe indicazioni su fattibilita' e prodotti necessari per controllare una macchina utensile con l'A1200. Il controllo di macchine utensili con Amiga e' senz'altro possibile e vantaggioso, grazie al sistema operativo "near real-time" (cioe' con tempi di risposta calcolabili con precisione ed esattamente ripetibili, purche' non si usino alcune funzioni). Con Amiga e' piu' facile realizzare interfacce utente grafiche e collegamenti con calcolatori di processo (per rilevamenti statistici, stato di avanzamento dei lavori ecc.), in modo conforme a molti degli standard piu' comuni. La serie di articoli pubblicata su Transaction nei numeri 61, 64, 65, 66, 67, 68, 69 rappresenta un'introduzione a questo tipo di problemi, che richiedono alcune precauzioni per garantire la sicurezza dell'operatore e dell'Amiga in un ambiente elettricamente ostile ed esigente. Rispetto ad una soluzione classica, che fa uso di un PLC o di un PC industriale, i costi dell'hardware sono inferiori e le prestazioni anche superiori (ma non sempre nella potenza di calcolo). Purtroppo il tempo di sviluppo del programma si allunga di molto, perche' su Amiga mancano librerie di routine per dialogare con i sensori e i motori: sequenze di avvio e arresto, decodifica dei dati dalle righe ottiche ecc. Fornite di serie con i PLC, sono uno dei motivi per cui questi piccoli calcolatori industriali, fondamentalmente molto stupidi e antiquati, continuano ad essere una valida scelta per l'automazione: scrivere un programma di gestione si riduce a mettere insieme una manciata di chiamate alle routine di serie. Inoltre i PLC sono dotati di pratiche morsettiere protette, omologate e modulari che rendono facile e sicuro il cablaggio del sistema. Viceversa un Amiga (o un PC industriale economico) tende ad assomigliare ad una matassa di cavi precariamente agganciati a fragili connettori. Poiche' non esistono cabinet e memorie di massa per uso industriale, e' esclusa la possilita' di usare Amiga nelle installazioni in ambienti non protetti. Nonostante questi limiti, potendo permettersi il lusso di dedicare al progetto il tempo necessario, controllare una macchina utensile (o anche un plastico ferroviario, o le luci di casa...) con un Amiga da' sicuramente soddisfazione e vantaggi rispetto ad altre soluzioni. Per i motori, soprattutto se e' richiesto un certo livello di prestazioni (controllo di velocita' continuo, ecc.), consiglio di non tentare la strada del completo fai-da-te ma di servirsi degli appositi controllori con comando analogico o digitale, eventualmente sensorizzati. Sono abbastanza costosi (da alcune centinaia di migliaia di lire a oltre un milione), ma risolvono molti problemi: sicurezza, affidabilita', efficenza. Idealmente l'uso del calcolatore va riservato alle porzioni del controllo dove e' necessaria intelligenza.