Altri articoli sul numero 76 Articoli sullo stesso argomento Il sistema di ventilazione dell'Amiga 4000 non e' particolarmente potente, e se vengono installate molte periferiche e un'acceleratrice si rischia il surriscaldamento dell'interno del computer. In particolare le memorie SIMM sono particolarmente sensibili al calore eccessivo, che causa la perdita del contenuto di qualche cella. La circuiteria su motherboard e schede acceleratrici normalmente non e' in grado di rilevare questa condizione, che si manifestera' sotto forma di misteriosi blocchi di sistema ed eventualmente corruzione dei dati sull'hard disk. Anche la CPU puo' surriscaldarsi, provocando prima errori di calcolo (soprattutto nelle istruzioni eseguite dal coprocessore matematico, che ha registri a parecchi bit) e poi il blocco del sistema eventualmente preceduto da qualche minuto di vistosi rallentamenti. Contrariamente all'opinione comune, le CPU 68030 e 68040 non sono affatto dotate di dispositivi protettivi che le "spengono" in caso di blocco per surriscaldamento: continuano ad assorbire corrente ed a scaldarsi. Tuttavia la condizione di blocco non e' di per se' pericolosa, anzi poiche' la CPU generalmente si blocca in condizione di "halt" non tutti i circuiti restano attivi e quindi il consumo e la produzione di calore sono inferiori alla situazione appena prima del blocco: questo regime puo' proseguire per un tempo indefinito. Il problema e' che non sempre cio' accade: e se la CPU dopo il crash di sistema non entra in halt e continua a ricevere corrente, pian piano la sua temperatura interna si alza secondo la stessa progressione che l'ha gia' portata ad oltre 70 gradi. Raggiunti i 120-150 gradi le piste di alluminio che formano i collegamenti tra i transistor cominciano a formare una lega con il silicio circostante e dopo qualche attimo un cortocircuito tra piste di alimentazione e massa provoca un "cratere" nel silicio, con conseguente fusione dei sottili fili d'oro che collegano il chip ai piedini esterni. Di solito e' facile capire che una CPU e' bruciata per questo motivo (o per un'inserzione nel verso errato): se e' del tipo plastico, avra' una piccola protuberanza o crepa su una faccia; se e' del tipo ceramico scoperchiandola si potra' vedere il danno con una lente d'ingrandimento. Per questo motivo non e' il caso di "sovracloccare" una CPU credendo di essere coperti dalla garanzia del costruttore. Quasi sempre le lettere di chi cerca consigli sull'overclock finiscono chiedendo qual'e' la frequenza massima "sicura" di overclock per la tale o tal'altra scheda. Questa domanda apparentemente banale rivela la cattiva comprensione di un concetto che ci sforziamo di ripetere su queste pagine ogni volta che viene trattato l'argomento: ma evidentemente mai abbastanza! Non esiste una frequenza di overclock "sicura": la massima frequenza di clock applicabile con sicurezza ad un chip e' quella stampata sul suo contenitore, mentre per le schede e' quella stampata sul manuale di istruzioni. Cambiando l'oscillatore quarzato con uno di frequenza superiore (e magari prendendo qualche precauzione) l'Amiga probabilmente funziona lo stesso, e anzi le prestazioni sono migliori. Il guaio e' che le anomalie di funzionamento si si verificano SEMPRE, e il massimo che si puo' sperare e' che non arrivino ad essere percettibili pregiudicando il funzionamento dell'Amiga. Se ci si accontenta di avere un computer che SEMBRA funzionare bene, non e' il caso di porsi troppi problemi: si prova ad aumentare sperimentalmente la frequenza di clock sinche' l'Amiga va, e quella sara' la frequenza di overclock da usare. Ogni tanto qualche linea di indirizzamento non usata dal programma o dal proprio Amiga assumera' un valore sbagliato, oppure qualche macchina a stati si blocchera' e verra' resettata automaticamente da una condizione di time-out: ma sono tutti difetti che non si vedono, a differenza dei propri rendering che andranno piu' veloci. Non ci si deve pero' illudere di aver scoperto il modo di riuscire ad ottenere, gratis, un aumento di prestazioni che decine di ingegneri progettisti avevano sotto il naso: un computer "sovracloccato" e' per definizione un computer malfunzionante, che potrebbe sempre bloccarsi di tanto in tanto, od essere incompatibile con qualche scheda o periferica. L'overclock modifica profondamente il funzionamento di molti circuiti dell'Amiga, che devono continuare a funzionare in maniera accettabile perche' l'operazione abbia successo: ha effetti molto piu' profondi di quanto si possa immaginare in un primo momento. Il piu' comune overclock consiste nel sostituire l'oscillatore quarzato della scheda CPU o acceleratrice con uno a frequenza superiore. In questo caso gli elementi che modificano il proprio regime di funzionamento sono quattro: 1) La CPU aumenta il calore dissipato. Il legame che lega la temperatura di regime a cui si assestera' il processore (dopo qualche ora) alla frequenza di clock e' approssimativamente esponenziale: cioe' ad un aumento del 10% della frequenza di lavoro corrisponde un incremento di temperatura percentualmente assai piu' alto. Non e' vero che le CPU marchiate con frequenza di lavoro bassa sono "avanzi" di produzione della versione a frequenza di clock piu' alta: se un 68030 e' marchiato 40Mhz significa che il produttore l'ha progettato e controllato per quella precisa frequenza. Di solito funziona anche a 50Mhz, ma niente e' piu' garantito: i segnali potrebbero cambiare di stato a velocita' diversa da quella di un 68030 a 50Mhz "genuino", la capacita' di pilotaggio non sara' la stessa come pure il calore prodotto e cosi' via. 2) Il circuito stampato della scheda acceleratrice ha una propria frequenza di lavoro massima, oltre la quale le capacita' parassite che contiene frenano eccessivamente la commutazione di stato dei segnali e inducono il surriscaldamento dei chip collegati ai bus (soprattutto se sono di tipo CMOS), sia sulla motherboard di Amiga che sull'acceleratrice. Per questo motivo non e' detto che basti cambiare quarzo e processore ad un'acceleratrice per passare da 25Mhz a 50Mhz con sicurezza: bisogna per forza controllare i dati del produttore. Su A1200 i chip che si surriscaldano di piu' in queste cirostanze sono Gayle e Alice. 3) I chip di supporto della scheda acceratrice (soprattutto il controllore della memoria, quando presente) vengono fatti funzionare fuori dalle specifiche: anche in questo caso il funzionamento regolare non e' piu' garantito. Un segnale tipico di questo problema e' l'impossibilita' di riavviare Amiga quando e' stato spento dopo molte ore dall'accensione; e' questo il problema che potrebbe sperimentare Antonio Nardi sostituendo CPU e quarzo della sua acceleratrice a 25 Mhz con altri a 50 Mhz. 4) I chip della motherboard di Amiga sono parimenti sovrasollecitati: in particolare quelli che raccordano i bus dati e indirizzi dello slot CPU con la Chip RAM e il controller della Fast RAM, che potrebbero malfunzionare o surriscaldarsi . Un effetto poco noto dell'overclock e' che cambia il ritardo di sincronizzazione per l'accesso alla Chip RAM, che puo' crescere o diminuire a seconda della frequenza scelta per il nuovo clock. Cio' e' molto importante per le applicazioni di hard disk recording, editing video non lineare e giochi: addirittura, aumentando la velocia' del clock quese applicazioni potrebbero persino rallentare. Un overclock meno noto ma dagli effetti altrettanto spettacolari si ottiene sostituendo il quarzo a circa 28 Mhz che alimenta i chip custom. Poiche' i chip set ECS ed AGA cono costruiti con processi di lavorazione piu' veloci del necessario, e' possibile spingersi abbastanza in alto con le frequenze prima di incontrare i primi malfunzionamenti macroscopici. Tra i benefici c'e' un aumento delle frequenze video (con conseguente riduzione dello sfarfallio e a volte anche delle fascie scure laterali sui monitor multisync), della velocita' del blitter e di quella della Chip RAM. Tra le controindicazioni c'e' la perdita di sincronismo video usando TV-monitor o monitor tradizionali, distorsione dell'audio, malfunzionamento dei floppy drive. In ogni caso quando l'oscillatore quarzato non e' in uno zoccolo ma direttamente saldato sulla scheda bisogna prestare estrema attenzione con il saldatore: almeno uno dei piedini e' connesso al layer di massa o alimentazione posto in uno strato interno del circuito stampato. Sara' molto difficile sciogliere lo stagno che lo ancora al foro, e senza gli strumenti adatti si rischia di rovinare le piste: e' un lavoro per soli esperti. Gli zoccoli piu' adatti da usare sono del tipo tornito per alta frequenza, asportando i piedini in piu'. Infine, da ricordare che i quarzi a quattro terminali (sia quadrati che rettangolari) hanno un preciso verso d'inserzione contrassegnato da una tacca o puntino di inchiostro sul lato che contiene il pin 1; quelli a due terminali invece si possono inserire orientati a piacere. Oscillatori a frequenze standard sono disponibili in molti negozi di computer e di elettronica; quelli a frequenze intermedie normalmente possono essere trovati solo su schede di recupero. Non tutti i quarzi sono uguali, percio' se le prove non hanno esito positivo si potrebbero ripetere con altri quarzi di marche diverse. Oggi comunque questi componenti sono in disuso, e si preferisce utilizzare un quarzo a due terminali e frequenza di pochi Mhz seguto da un moltiplicatore di frequenza, eventualmente programmabile tramite jumper.