Altri articoli sul numero 52 Articoli sullo stesso argomento Il signor Marco Vanzolini chiede se e' possibile connettere sulla porta PCMCIA di A1200 le periferiche per A500 (in particolare la scheda ATonce plus). E' una domanda che mi viene continuamente posta, perche' molti hanno pagato per espandere l'Amiga 500 somme che hanno superato di gran lunga il costo del computer stesso, e quanto scritto sui precedenti numeri di Amiga Magazine non sembra aver intaccato la speranza di una risposta affermativa. Percio' questo mese saro' un po' meno lapidario, anche se la probabilita' di stroncare la speranza e' scarsa (celebri proverbi lo provano), e puntualmente il prossimo mese ci saranno lettori che chiederanno come si puo' collegare A570 all'Amiga 1200. La piedinatura della porta PCMCIA e' indicata in figura: basta un superficiale confronto con quella del connettore CPU riportata nel manuale di A500 per rendersi conto che sono profondamente diverse. La posizione della porta PCMCIA e' fuorviante: e' un'aggiunta alle interfacce presenti su A500, non un rimpiazzo dello slot CPU. Le funzioni del connettore interno di A500 (quello accessibile dallo sportello sotto il computer) nell'Amiga 1200 sono svolte dal connettore visibile asportando la calotta metallica di schermatura circa al centro della motherboard. Lo slot CPU, che nell'A500 e' sul lato sinistro, e' diventato quello accessibile dallo sportello inferiore di A1200: solo su questo connettore sono disponibili tutti i bus del microprocessore e altri segnali vitali. Sui pin del connettore PCMCIA sono riportati solo una versione a 16 bit del bus dati, alcuni segnali di controllo gestiti da Gayle, 26 linee di indirizzo e le tensioni di alimentazione. Le schede PCMCIA non sono come cartucce che si inseriscono direttamente sui bus della CPU, assomigliano piu' ad un hard-disk, al quale si accede con un protocollo gestito da un controller (Gayle). Una scheda PCMCIA e' tipicamente "passiva": tutto cio' che fa e' apparire come un'insieme di locazioni di memoria da 0600000 a 09fffff piu' un certo numero di registri di configurazione (posti a locazioni consecutive) ed eventualmente generare interrupt. Le linee di controllo gestite da Gayle vengono normalmente utilizzate anche per indirizzare sulla porta PCMCIA piu' di 4 megabyte con la tecnica del "bank switching". Scrivendo direttamente nel registro di Gayle e' possibile servirsene per altri scopi, violando le direttive Commodore. Il DMA non e' supportato: una periferica PCMCIA puo' subire un trasferimento DMA da parte di una scheda posta nello slot CPU, ma non ha modo di richiederlo. Questo rende impossibile collegare alla porta PCMCIA A570, A590, i controller GVP e tutto cio' che usa il DMA e che ha bisogno di accedere attivamente a tutta la memoria di Amiga. La mancanza dei clock di sistema sul connettore PCMCIA impedisce il funzionamento di molte altre periferiche. Si potrebbero collegare solo le schede piu' economiche e inutili su A1200, cioe' le lente espansioni di memoria a 16 bit e i controller a 16 bit non in DMA: alcuni produttori hanno annunciato da tempo schede di adattamento per queste periferiche, ma non sono ancora disponibili forse per l'alto costo del connettore PCMCIA stesso. I segnali dello slot CPU di A500 si possono invece ricreare a partire da quelli presenti nello slot CPU di A1200; purtroppo problemi meccanici rendono l'impresa poco appetibile (per costo, ingombro e preclusione di ulteriori espansioni). Le prestazioni di una periferica per A500 connessa ad un A1200 non potrebbero essere che penose. La circuiteria necessaria non avrebbe una complessita' proibitiva, ma sarebbe comunque troppo costosa a meno di poterla semplificare dedicandola ad uno specifico prodotto. In pratica, piu' che servirsi di un'interfaccia adattatrice "universale", bisognerebbe acquistare un'ipotetico kit di interfaccia A1200 realizzato dal produttore stesso della scheda e corredato dell'eventuale nuovo software di gestione: un'eventualita' molto improbabile. I segnali di AGA e 68EC020 sono cosi' diversi da quelli di ECS e 68000 che la progettazione di un chip (Gayle) per supportare uno standard pensato per funzionare con i processori Intel e' risultata piu' semplice dell'emulazione dello slot CPU di A500. Quello che e' successo col passaggio tra A500 e A1200 mostra chiaramente quanto era stato ufficialmente anticipato da tempo da parte della Commodore: lo slot CPU puo' cambiare da modello a modello (il passaggio tra A3000T e A4000 e' un'eccezione) per consentire lo sfruttamento completo delle prestazioni della macchina. Si tratta di una filosofia antitetica rispetto a quella degli IBM compatibili, dove anche solo per poter utilizzare al meglio il processore 486, uscito nel 1989, e' stato necessario attendere la fine del 1992 (introduzione del "Local Bus"). A prescindere dall'architettura hardware adottata, e' stato assicurato anche recentemente che la compatibilita' Zorro2 e Zorro3 sara' garantita sui modelli futuri: anche questo e' un fattore da valutare nella scelta tra A1200 e A4000. L'esperienza dimostra come le schede Zorro pensate per A2000 e A3000 funzionano su A4000, eccetto pochi "casi patologici".