Altri articoli sul numero 52 Articoli sullo stesso argomento Durante gli ultimi mesi la situazione dei monitor adatti ad A1200 ed A4000 e' migliorata, ma occorre sempre prestare attenzione al momento dell'acquisto. In particolare l'adattatore da connettore VGA a connettore Amiga 23 pin (fornito con i monitor Commodore) e' difficile da reperire singolarmente; lo schema e' stato pubblicato sul numero 46 di questa rivista . Chi non ha esigenze particolari o non vuole spendere molto puo' solo scegliere tra un monitor PAL come per i vecchi Amiga (Philips 8833-II, TV con presa SCART...) e i monitor bisync o multisync Commodore (1940, 1942, 1960). Se si vuole usare un monitor monocromatico con ingresso RCA occorre il cavo descritto sul numero 46 perche' il connettore non e' piu' presente sui nuovi Amiga (su A1200 e CD32 infatti esce un segnale PAL a colori). Resta possibile l'utilizzo di monitor a colori ad ingresso videocomposito o TV tramite la presa di antenna, ma si tratta di una soluzione non ottimale. Anche CD32 puo' essere dotato di uscita RGB, prelevando i segnali disponibili su piste interne (cosi' facendo si invalida la garanzia) o dal pettine posteriore (precludendo la possibilita' di usare il modulo MPEG). Se si utilizza un genlock o una scheda nello slot video (non Zorro) che fornisce i sincronismi, e' possibile utilizzare esclusivamente il modo video PAL nelle sue varianti; anche l'eventuale deinterallacciatrice di solito cessa di funzionare o, viceversa, disturba il genlock. In queste condizioni un monitor multisync e' inutile, a meno che non si provveda ad installare un interruttore per interrompere i conduttori HSYNC, VSYNC e /XCLKEN del genlock quando non e' in uso. Con certi genlock, bisogna sempre applicare un segnale video all'ingresso altrimenti Amiga non parte. I monitor 1940 e 1942 possono essere collegati ad una scheda VGA di cui visualizzano le risoluzioni standard anche a 16 milioni di colori, mentre l'800x600 puo' essere sincronizzata solo se la S-VGA si puo' programmare (con jumper o via software) per generare questa risoluzione alla stessa frequenza dei modi standard (di solito l'opzione e' chiamata "Fixed Frequency Monitor Support"). Con un opportuno cavo si possono utilizzare anche con la maggior parte dei Macintosh. Purtroppo sono privi dell'utile ingresso videocomposito, quindi bisogna acquistare uno "splitter RGB" esterno. Si trovano comunemente in commercio, di solito classificati come accessori per telecamere, sia con ingressi separati di luminanza e crominanza (presa minidin S-VHS) sia per segnali compositi standard (presa RCA). Tempo fa uno schema completo era stato pubblicato su una nota rivista di elettronica. Per visualizzare correttamente il modo Super72 basta seguire le indicazioni sul numero 49 di Amiga Magazine o procurarsi un'icona del monitor Super72 gia' modificata. Il signor Fabio Capraro chiede se e' possibile modificare il monitor 1084 in modo da sincronizzare il modo DBLPAL, visto che il suo generatore di sincronismi e' l'integrato TDA2595 le cui costanti di tempo sono facilmente alterabili cambiando pochi componenti esterni. In accordo ai dati dichiarati dal produttore il TDA2595 potrebbe essere portato a lavorare a tale frequenza (con prestazioni ridotte), pero' il trasformatore finale di riga usato nei TV e monitor PAL e' del tipo accordato a 15,6 Khz: i valori di induttanza dei suoi avvolgimenti, il tipo di ferrite usato per il nucleo e soprattutto le capacita' tra le spire (che svolgono un ruolo essenziale nel generare la tensione di 27000 volt) sono tutti dimensionati per i 15,6 Khz. Praticamente, se si modifica il circuito del TDA2595 in modo da consentirgli di sincronizzare i 31 Khz, la corrente commutata dal transistor finale di riga "tenta di passare" anche con il transistor spento, facendolo saltare all'istante (possibilmente assieme al trasformatore stesso). Alimentatore e circuiti di potenza che pilotano il giogo di deflessione non sono in grado di erogare abbastanza corrente per muovere il pennello a velocita' doppia del normale da un lato all'altro dello schermo. Se per ipotesi si sostituisse il trasformatore finale di riga e i componenti collegati con altri idonei al DBLPAL, si potrebbe ammirare un'immagine stabile, ma di 3-4 centimetri di larghezza e distorta (andrebbe cambiato anche il valore di alcune costanti di tempo dei circuiti di deflessione). Il giogo stesso brucerebbe in pochi minuti se fatto percorrere da correnti dell'entita' necessaria. E' proprio il ridotto campo di aggancio del generatore di sincronismi del monitor che previene i disastri se si tenta di impostare frequenze incompatibili, quindi non e' una buona idea ampliarlo arbitrariamente. Normalmente e' ben dimensionato e si possono usare senza pericolo i programmi che modificano le frequenze di sincronismo perche' quelle "proibite" non verranno sincronizzate. Alcuni TV e monitor molto vecchi usano un circuito di deflessione piu' semplice e possono realmente venire distrutti da frequenze di sincronismo sbagliate: il fenomeno non e' istantaneo ma preceduto da sinistri crepitii, fischi, contrazione o dilatazione dell'immagine. Il rischio piu' grave si corre se, con immagine apparentemente stabile anche se stretta, si e' alzata la tensione di alimentazione del cinescopio: possono scoccare scariche nel tubo catodico e aumenta pericolosamente la produzione di raggi X. Nei monitor recenti cio' puo' avvenire solo se si starano i trimmer di regolazione interni.