Altri articoli sul numero 78 Articoli sullo stesso argomento Per sostituire la meccanica del floppy drive o aggiungere un secondo drive interno c'e' chi ha pensato di acquistare un comune drive ad alta densita' per IBM compatibili e collegarlo direttamente al connettore sul cavo piatto: sfortunatamente, cosi' non puo' funzionare. Per usarlo a bassa densita' (senza la funzione di riconoscimento automatico del cambio di dischetto) e' sufficiente spostare il jumper o interruttore marchiato "drive ID" che si trova sulla sua scheda elettronica dalla posizione "1" o "B" (caratteristica dei PC IBM compatibili) alla posizione "0" o "A" usata su Amiga. In alcuni modelli il selettore manca ed e' sostituito da piazzole a saldare, mentre in altri il jumper e' contrassegnato da un nome diverso. Sugli A2000, A3000 e A4000 bisogna anche spostare nell'altra posizione il cavallotto di un jumper sulla motherboard, che nell'A4000 e' contrassegnato "DF1:" e negli A2000 e A3000 ha nomi diversi a seconda della revisione della scheda, ma e' sempre in prossimita' dei CIA e del connettore per il floppy drive. Normalmente non c'e' bisogno di cambiare la posizione di altri jumper ne' sulla scheda elettronica del drive ne' sulla motherboard; durante le prove si risparmia tempo se all'accensione il nuovo drive contiene gia' un floppy disk formattato. Dare ad ogni cambio del dischetto il comando shell "diskchange DF1:" e' scomodo, percio' si puo' scrivere un semplice script shell a cui associare un'icona. Purtroppo sinora nessuno ha scritto qualche patch del Kickstart che interpreti il modo alternativo di segnalare il cambiamento di dischetto seguito dai drive per PC. Sostituendo un drive rotto o disallineato, si deve fare attenzione perche' (a differenza di hard disk e CD-ROM) i produttori non hanno trovato un accordo sul verso dei connettori, che in alcuni modelli sono rovesciati. Percio' prima di montare il drive conviene controllare bene sul suo circuito stampato qual'e' l'estremita' del pettine marchiata con il numero 1 e contrassegnarla con un segno di pennarello sul coperchio, in modo che al momento di collegare i cavi sia chiaro che il lato colorato della piattina dev'essere in corrispondenza del segno. In caso di dubbio si puo' procedere con un collegamento a caso: se la piattina e' stata invertita, la spia di attivita' della meccanica resta perennemente accesa. Su una motherboard perfettamente funzionante questo sistema empirico (applicabile anche agli hard disk AT-bus) non causa danni. Ma se un CIA e' gia' parzialmente difettoso, anche senza sintomi evidenti, questo e' il modo migliore per dargli il colpo di grazia! Come sempre ricordiamo che non bisogna MAI collegare alla rovescia il connettore di alimentazione, oppure le piattine degli hard disk SCSI (50 poli) e da 2.5 pollici (44 poli): c'e' una probabilita' altissima di causare danni irreparabili a controller, hard disk e cavi. Meglio esaminare piu' volte il collegamento prima di accendere l'Amiga, e chiedere aiuto a qualche esperto in caso di dubbio. Normalmente il connettore di alimentazione ha un verso d'inserzione evidente ed entra con difficolta' al contrario, ma non e' sempre cosi' (soprattutto con certi alimentatori di A2000). Con un po'di fortuna e perseveranza e' possibile a volte configurare il floppy in modo che generi un segnale di cambio disco in standard Amiga, che somiglia vagamente al metodo utilizzato dai vecchi floppy drive PC a bassa densita'. Si puo' provare a spostare i jumper sul drive, per selezionare un comportamento delle linee Ready e Diskchange simile a quello dei floppy drive originali. Ricordiamo che lo schema dell'adattatore per collegare un floppy drive da PC come drive esterno Amiga e' stato pubblicato sul numero 41. Riuscire ad usare il modo ad alta densita' e' molto piu' complicato. I problemi da risolvere sono due: generare la sequenza di autoconfigurazione che codifica il floppy drive ad alta densita' (cosi' le routine del Kickstart possano riconoscerlo come tale durante il boot), e far ruotare a meta' velocita' il motore di trascinamento del disco quando nel drive e' inserito un floppy ad alta densita'. Nessuna delle due funzioni e' particolarmente facile da realizzare, ma in particolare la seconda richiede la possibilita' di cambiare la frequenza di clock del circuito integrato pilota motore che porta in rotazione il dischetto: non sempre componenti, spazio in gioco e circuiteria del drive lo consentono. A volte ruotando a velocita' ridotta si manifestano instabilita' meccaniche, mentre molti drive usano componenti ad alto livelllo di integrazione dove la frequenza del generatore di clock e' inaccessibile o non modificabile. Mesi fa su Aminet era apparso un file di spiegazioni per ottenere un floppy drive HD proprio costruendo i circuiti che risolvono questi due problemi, partendo da un drive particolarmente adatto ad essere modificato.