Altri articoli sul numero 83 La memoria olografica che Tommaso cita nella sua lettera rappresenta un promettente campo di ricerca per ottenere memorie di massa con prestazioni di gran lunga superiori alle attuali RAM a semiconduttore, non solo per quanto riguarda la capacita' ma anche per il tempo di accesso. In realta' le varianti attualmente oggetto di studio sono parecchie, ma i principi di funzionamento sono simili. I dati vengono memorizzati all'interno di un solido tridimensionale con un procedimento olografico (basato sull'interferenza tra fasci di luce laser), quindi con densita' elevatissima. Il processo di lettura non ricava i bit sequenzialmente (come nelle attuali tecnologie) ma estrae un'intera matrice bidimensionale alla volta, con una spaventosa moltiplicazione del transfer rate. Si tratta pero' di tecnologie recentissime, per le quali deve ancora essere valutato e migliorato il rapporto costi/prestazioni; in ogni caso non potranno trovare applicazione di massa prima dell'affermazione dei nuovi standard veloci di comunicazione con le periferiche (come SSA e FC-AL). Poiche' la tecnologia magnetica e quella ottica consentono ancora ampi margini di miglioramento, e' improbabile che i principali produttori di hard disk si dedichino in tempi brevi allo sviluppo di tecnologie alternative.